Una condivisione di successo.
Ecco alcuni consigli per gli agenti immobiliari
Monica - Incarico di Propriety Finder concluso con l'ottima collaborazione di un'agenzia pratese |
Condivisione e collaborazione sono due parole che ormai sentiamo spesso
uscire dalla bocca di noi agenti immobiliari. Questo grazie a banche dati
condivise MLS e uso dello stesso gestionale. In pratica chi cerca una casa per
il proprio cliente, oltre al proprio portafoglio immobiliare, può ricercare la
soluzione migliore inviando anche proposte di colleghi che hanno dato il
proprio permesso alla condivisione. Ammettiamo poi che il cliente sia
interessato a vedere l'abitazione proprio del collega, il gioco è fatto, almeno
sulla carta. Infatti non sempre è così semplice e il più delle volte fissare un
appuntamento diventa veramente cosa ardua. Quando chiami scopri, guarda caso, che
proprio quel appartamento ha avuto una proposta, o forse sta per averla oppure
si ha le risposte che cercavi dopo aver chiamato più di una volta in 2/3 giorni.
Trovare poi un giorno utile per fissare un appuntamento è come giocare al lotto.
Risultato: stress per tutti e sfiducia del cliente nei confronti dell’agenzia
proponente per informazioni non aggiornate. Naturalmente ho estremizzato, certo
è che condivisioni così mal gestiste diventano una perdita di tempo per tutti e
soprattutto non fanno un buon rating.
Allora alcuni consigli per una vera condivisione di successo.
Quando decidiamo di condividere un immobile il lavoro di informazione deve
essere fatto in maniera puntuale e c'è bisogno di un continuo aggiornamento. Bisogna
pensare come se le altre agenzie fossero di fatto collaboratori interni alla
vostra: in effetti lo sono! Se abbiamo clienti acquirenti che arrivano da altre
agenzie l'atteggiamento positivo è quello che bisogna considerarli come se
fossero clienti nostri. Sappiamo tutti che se la mediazione si definisce con
venditore e proprietario propri, il compenso è pieno, ma se superiamo questa
logica e lavoriamo sempre per la migliore possibilità di vendita per il proprio
cliente, il risultato che otteniamo è migliore, e la pubblicità che l’agenzia
trarrà da tale operazione sarà più importante del successo economico che
rimarrà fine a se stesso, per quella occasione e basta. In Italia finalmente il
lavoro dell'agente immobiliare si sta modificando e, per fortuna, evolvendo. Ci
sono bravissimi e preparati professionisti che seguono il cliente nell'acquisto
della propria casa, cercando la migliore fra tutte le proposte presenti sul
mercato, per offrire la soluzione migliore al cliente. Ci stiamo sempre più
avvicinando alla figura dell’agente immobiliare che segue solo una delle due
parti nella mediazione, come da altre parti del mondo (vedi il servizio di
Propriety Finder).
La condivisione dei propri immobili va fatta con
chiarezza e correttezza. Condividere non è obbligatorio, alcune agenzie non lo
fanno. Per questo motivo non vuole dire che sono peggio di altre, anche se io
sono un promotore e suggerisco questa
metodologia di lavoro, che mette sempre in primo piano le esigenze del cliente.
Mi è successo diverse volte, in questi ultimi mesi, di concludere grazie a collaborazione con colleghi. Oltre a
soddisfare le esigenze dei reciproci clienti, si crea un bel contatto
professionale anche per il futuro.
Ecco le 4 regole fondamentali per una buona condivisione:
1) Fornire ai colleghi schede e informazioni dettagliate sull’immobile: più
sono precise e più riuscirà a presentarlo meglio;
2) Cercare di rispondere sempre nelle 24 ore per programmare un
appuntamento;
3) Continuare a far fare le visite anche alle altre agenzia finché non c'è
una vera proposta scritta;
4) Informare le agenzie o aggiornare subito la scheda se ci sono proposte.
Marco Miniati
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